Se consultiamo una carta nautica o una mappa stradale, diamo completa fiducia a chi l’ha redatta. Dal momento in cui ci mettiamo in viaggio ci affidiamo del tutto alle sue indicazioni. ..
Con Dio, è un po’ la stessa cosa. Noi dovremmo credere che è Lui che ha fatto scrivere la Bibbia, perché essa racconta la storia dell’uomo con una lucidità impressionante. Inoltre, ha annunciato in anticipo molti avvenimenti con una precisione sorprendente.
La Bibbia è Parola di Dio e ha un’autorità che zittisce anche i più arroganti. Davanti a questo libro possiamo solo inchinarci.
Avere fede in Dio significa credergli, credere alle cose che ha fatto scrivere nella Bibbia.
Dio non mente mai. Nella Sua Parola ci sono riportati tantissimi fatti storici, per esempio la nascita, la vita, la morte e la risurrezione di Gesù Cristo.
Questi fatti io li credo. Io credo a Dio quando afferma che mi ama. Credo a Dio quando dice che gli uomini, dopo la morte, andranno o in un luogo di felicità, se hanno creduto in Gesù Cristo, o in un luogo di tormenti, se non hanno creduto.
Dio dice che fa grazia al peccatore che si pente, e io gli credo. Dice che sono reso perfetto per sempre grazie al sacrificio di Cristo, e io gli credo. Mi assicura che mi ama, ma che ha in orrore il peccato, e io gli credo. Io credo tutto ciò che Dio dice nella Bibbia, perché Dio è vero e non può mentire.
Milioni di persone mettono la loro fiducia in Dio ogni giorno. Sperimentano le difficoltà della vita, certo, ma conoscono anche la pace e la gioia.
La fede onora Dio, e Dio benedice quelli che gli danno fiducia.
“La fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono”.
Ebrei 11:1
“Il giusto per la sua fede Vivrà”.
Abacuc 2:4
tratto da il “buon seme”
Già che mi proponi l’esempio della carta geografica voglio sottolineare una differenza sostanziale che non toglie la possibilità che Dio esista, per quanto io preferisca pensarla così (proprio per quello che dirò di seguito).
Mettere fede nell’esistenza di Dio è un conto, mettere fede nella sua capacità di capire cosa è giusto e sbagliato è un altro: se io uso una mappa so che chi l’ha creata ha studiato, ottenuto una laurea in quel campo e sa per certo come va fatta, senza accennare alla minima conoscenza che probabilmente ha l’utilizzatore della cartina; nessuno, per quanto Dio esista, può assicurare che sappia lui stesso differenza tra giusto e sbagliato, a meno che questo non lo abbia indicato lui secondo una propria ideologia, quindi più favorevole alla sua opinione soggettiva.
Ma piuttosto che credere che qualcuno giochi con le sue stesse regole da millenni e mandi a quel paese chiunque non la pensi allo stesso modo, dandoci inoltre un mondo che a causa dello stesso pensiero umano (che tenta in continuazione di coordinare e subordinare informazioni e società) si estinguerà o avrà un qualche collasso, comunque esso possa essere.
Quindi, detto questo, chi dice che stare al gioco di qualcuno, che non si sa nemmeno se esiste veramente e che si prende in tal caso gioco di noi da sempre, sia una buona idea?
Ho concluso finalmente. Voglio solo dire che prima di sparare stupidaggini su Dio senza capo né coda (pur non esprimendomi sul discorso dell’esistenza in sé, perché non ho mai negato che possa effettivamente esistere) qualche ragionamento un po’ più profondo andrebbe fatto anche solo sugli esempi apparentemente stupidi, perché l’argomento non lo è certamente. E non è difficile, l’ho appena fatto io che ho 13 anni.
Riscrivo il commento visto che l’altro non è moderato.
Già che mi proponi l’esempio della carta geografica voglio sottolineare una differenza sostanziale che non toglie la possibilità che Dio esista, per quanto io preferisca pensarla così (proprio per quello che dirò di seguito).
Mettere fede nell’esistenza di Dio è un conto, mettere fede nella sua capacità di capire cosa è giusto e sbagliato è un altro: se io uso una mappa so che chi l’ha creata ha studiato, ottenuto una laurea in quel campo e sa per certo come va fatta, senza accennare alla minima conoscenza che probabilmente ha l’utilizzatore della cartina; nessuno, per quanto Dio esista, può assicurare che sappia lui stesso differenza tra giusto e sbagliato, a meno che questo non lo abbia indicato lui secondo una propria ideologia, quindi più favorevole alla sua opinione soggettiva.
Ma piuttosto che credere che qualcuno giochi con le sue stesse regole da millenni e mandi affanc*** chiunque non la pensi allo stesso modo, dandoci inoltre un mondo che a causa dello stesso pensiero umano (che tenta in continuazione di coordinare e subordinare informazioni e società) si estinguerà o avrà un qualche collasso, comunque esso possa essere.
Quindi, detto questo, chi dice che stare al gioco di qualcuno, che non si sa nemmeno se esiste veramente e che si prende in tal caso gioco di noi da sempre, sia una buona idea?
Ho concluso finalmente. Voglio solo dire che prima di sparare ca***te su Dio senza capo né coda (pur non esprimendomi sul discorso dell’esistenza in sé, perché non ho mai negato che possa effettivamente esistere) qualche ragionamento un po’ più profondo andrebbe fatto anche solo sugli esempi apparentemente stupidi, perché l’argomento non lo è certamente. E non è difficile, l’ho appena fatto io che ho 13 anni.