“Ehi tu, dico a te che stai leggendo, Dio ti sta chiamando!”. “È tardi, è tardi, non posso fermarmi!”. La scena era quella di un uomo che voleva offrire la Parola della salvezza ai passanti, ma loro andavano troppo di fretta per fermarsi.
Quando siamo bambini; siamo troppo piccoli per pensare a Dio e all’eternità: abbiamo tante cose da scoprire e da fare.
Da giovani o adolescenti, siamo troppo sicuri di noi stessi e tutto ciò che vogliamo è goderci le nostre giornate.
Poi ci sposiamo e non è il momento più adatto per pensare a certe cose. Siamo troppo felici e non possiamo preoccuparci dell’avvenire, di Dio e del nostro destino. Godiamo della felicità presente!
Quando arrivano i bambini, siamo troppo occupati, bisogna in primo luogo prendersi cura di loro e assicurargli un buon avvenire. Lavorare, lavorare e lavorare per poterli viziare!
Poi ci sono troppi problemi, difficoltà, affanni infìne, nella vecchiaia ci chiediamo: “Vale ancora la pena preoccuparsene? La nostra vita non è forse stata vissuta’ in maniera corretta? Abbiamo forse ucciso qualcuno?”.
Caro amico, fermati! Non è tardi per leggere questo messaggio, per preoccuparsi del proprio destino eterno, per credere, per scoprire l’amore di Dio e per mettersi al riparo, all’ombra della croce di Cristo. Fermati e riconosciLo in tutte le tue cose: solo allora avrai pace e sarai prosperoso in ogni cosa!
“Riconciliati dunque con Dio; avrai pace, ti sarà resa la prosperità”
(Giobbe 22:21)
tratto da più che vincitori